Il Cinema Rivisitato dai Critici di Oggi
Il cinema è una forma d’arte incredibile che, dai fratelli Lumiere in poi, ha cambiato la nostra visione del mondo. Tanti, tutti, sono stati i generi affrontati, con il passare degli anni, ma alcuni hanno avuto grande successo in quegli anni e altri, invece, con il tempo hanno perso il loro appeal.
I critici stanno cercando di rivalutare e analizzare con occhi nuovi pellicole passate. Sotto osservazione anche i classici senza tempo, cercando di comprendere non solo la qualità narrativa e tecnica cinematografica, ma la capacità del film di interagire con il contesto contemporaneo. Un buon film, dunque, non possiede solo una buona sceneggiatura, ma ha la forza di sfidare le convenzioni, la realtà e la società di oggi.
Una buona riscoperta dei classici
La prima rivisitazione che, in un’epoca così zeppa di contenuti mordi e fuggi, i critici stanno cercando di fare è quella di ridare nuova linfa e una diversa rappresentazione ai classici cinematografici. I film, in versione restaurata (cioè riprendendo e vivacizzando la pellicola originale con la moderna tecnologia), stanno tornando nelle sale per essere visti dalle nuove generazioni. Ne sono esempio “Casablanca”, “Vertigo”, “Frankenstein Jr.” e “Shining” che sono pezzi di storia del cinema, ma, grazie a queste nuove visioni, possono dare vita a nuovi dibattiti.
Temi di genere, razza, cultura, diversità vengono ora studiati con occhi diversi, all’interno di un contesto sociale diverso e con una consapevolezza differente. Negli anni, molti film di grande successo (anche cartoni Disney come “Biancaneve e i sette nani”, “Peter Pan” o classici come” Via col vento?” o “The birth of a nation”), hanno perso appeal verso il pubblico che ha trovato alcune battute o scene intollerabili per quella che è l’opinione comune.
Quali le prospettive per il cinema moderno
La critica, negli ultimi anni, non si è occupata solo di rivalutare o sottolineare gli errori dei classici. Con un mondo sempre più connesso e sotto osservazione, molti esperti stanno valutando come positive le pellicole di forte dissenso nei confronti del sistema.
Uno dei titoli più apprezzati è “Don’t look up”, tra gli altri, film del 2021 con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, diretto da Adam McKay, racconta con grande verosimiglianza un possibile scenario catastrofico: due scienziati, scoperto l’impatto imminente di un asteroide che punta dritto alla Terra, danno l’allarme, ma a causa di complottisti, fake news e stampa aggressiva, non vengono creduti. Questo atteggiamento dei media influenzerà il popolo e la politica, in un turbinio di emozioni contrastanti e di rabbia crescente per ciò che condannerà il pianeta a una fine certa.
Un altro titolo di cui si è molto parlato è Super Size me, film del 2004 diretto da Morgan Spurlock, che vede il protagonista mangiare per 30 giorni solo cibo da fast food. Il documentario racconta non solo il cambiamento fisico, ma anche quello mentale dell’attore che si troverà davanti a condizionamenti non previsti. Il documentario prende spunto da una denuncia, da parte di due ragazze americane, alla catena McDonald’s accusata di essere causa della loro obesità.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, Scappa - Get Out, diretto da Jordan Peele nel 2017, un thriller ben strutturato che mostra come nell’America degli anni 2020, il divario sociale, economico e culturale tra bianchi e neri sia all’ordine del giorno. Anche in questi giorni di campagna presidenziale, infatti, è impossibile non notare come l’apertura verso le varie etnie e, di contro, il suprematismo bianco siano alcuni tra i primi argomenti di discussione tra i candidati.